Prima della partenza l’istruttore ci ha introdotto nel mondo
dell’orientamento usando dei semplici strumenti come cartina topografica, squadra
ad angolo retto, bussola e persino le racchette di Nordic Walking. Sono
strumenti che, a differenza dei tecnologici ricevitori GPS, funzionano senza
batteria ricaricabile. Dopo avere appreso le caratteristiche di localizzazione di
una cartina realizzata con la rappresentazione di Mercatore, siamo entrati progressivamente
in questo affascinante mondo dell’orientamento. All’inizio, quando tentavamo di combinare l’uso della
bussola con la carta topografica, eravamo disorientati davvero, tanto non
eravamo abituati all’uso di questi aggeggi di uso comune tra gli escursionisti solo
qualche decennio fa. Siamo partiti armati di racchette e bussole lungo un
itinerario a tappe, con gli obiettivi proposti dall’esuberante istruttore. Ogni
volta raggiunta una tappa stendevamo le cartine sul sentiero, sulle quali
cercavamo di individuare la destinazione della tappa successiva (era
un’impresa), posizionavamo le bussole e poi, quando eravamo tutti d’accordo
sulla direzione da prendere, si ripartiva. Ci ha affascinato la tecnica che usa
un semplice bastone, nel nostro caso la racchetta: la orientiamo verso il sole basandoci
sull’ombra, la conficchiamo nel terreno, aspettiamo circa venti minuti, poi osserviamo
l’ombra proiettata sul terreno dalla racchetta, che segna l’asse da est verso ovest.
La camminata era allietata dalle osservazioni della natura da parte
dell’istruttore: ci descriveva le caratteristiche delle piante, dei funghi, dei
fiori (ci ha incoraggiato a mangiare letteralmente alcuni dolci fiori
d’acacia). Vicino a un pollaio aveva trovato un uovo aperto e, osservando le
orme adiacenti, aveva riconosciuto quelle di un cane. Con l’occasione ci ha insegnato
come distinguere le orme di un cane da quelle di un lupo o di una volpe. Alla
fine dell’itinerario ci ha mostrato alcuni oggetti utili in casi estremi: il
fischietto, la torcia, i fogli argentati da un lato e dorati dall’altro (per
raffreddare la temperatura del corpo o, in caso di basse temperature, per evitare
il congelamento), oltre a strumenti per accendere un fuoco anche in presenza
del vento.
Oltretutto la mattinata era soleggiata. Ringraziamo Giacomo,
Paolo e tutti gli amici che ci hanno accompagnato in queste splendide ore.
Vanni e Graziella
per vedere tutte le foto : https://photos.app.goo.gl/fbAojCy4P1daHkhv7