La sveglia alle 5 di mattina non é mai divertente, specialmente di
domenica. Ma questa volta le imprecazioni, piano piano, hanno lasciato spazio
alle aspettative per una giornata fuori dall'ordinario: l'uscita in Engadina del gruppo Nordic
Walking Melegnano Vizzolo. Con forza e
coraggio mi sono coperta di strati su strati, determinata a combattere l'unico
nemico per me immaginabile: il freddo ai piedi. Paolo e Marisa sono già
al piazzale ad aspettarci, il pullman di Marco romba nel parcheggio. Un appello
veloce e siamo già per strada a mangiarci i chilometri
che ci separano dalla Svizzera, concedendoci solo il tempo di un caffè,
le bacchette scalpitano nello zaino...! Gli ultimi lenti tornanti che portano
al passo Maloja ci permettono di godere del paesaggio mozzafiato illuminato dal
sole di una splendida giornata, osservando la neve che, metro dopo metro, copre
sempre di più i prati, i tetti delle case e gli
alberi, fino a farli scomparire. Eccoci a Silvaplana! Il tempo di mettere in
campo l'ultima mia carta contro il temuto freddo (secondo paio di calzettoni
termici e cuscinetti usa e getta scalda-piedi) ed ecco che raggiungo i miei
compagni che già hanno inforcato le bacchette e sono
pronti a lanciarsi sul sentiero. Finalmente, partiamo da Silvaplana per un
primo tratto attraverso un boschetto, incrociando alcuni dei numerosi fondisti
che oggi scivolano sull’omonimo lago ghiacciato. Qualche
chilometro più in là raggiungiamo la piana: davanti a noi
si apre uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. I laghi, che d'estate
luccicano tra i prati e le rocce, sono completamente ricoperti di ghiaccio e
neve, e il risultato é un immensa pianura di meringa,
brillante sotto i forti raggi di sole. I passi si susseguono veloci, tra
chiacchiere e risate, ogni tanto un'occhiata ai pendii delle immense montagne
che ci guardano lì intorno. Lungo il tragitto incrociamo
il paesino di Sils Maria, terra di Nietzsche, di cui, tra un muro di neve e
l'altro, é possibile ammirare la casa in cui visse. Un ultimo sforzo (coadiuvato da un paio di
attacchi alle barrette di cioccolato) ed eccoci arrivati al passo dove Marco ci
aspetta. Dopo 13 chilometri di scarpinata sulla neve, la sensazione del sedile
del pullman sotto il sedere non è poi così sgradita e, nel relax, mi accorgo di
non aver minimamente patito il freddo; anzi, i miei piedi sono forse fin troppo
caldi...cosa chiedere di più?! Ma il pranzo, ovviamente! Marisa e
Paolo annunciano l'avvicinarsi della tanto agognata super merenda: il pullman
fa sosta appena dopo il confine italiano, a pochi chilometri da Chiavenna,
presso il Crotto Ghiggi. Con veloci scatti propri di Nordic walkers, ci
accaparriamo le postazioni, pronti per affondare i denti nelle specialità
valtellinesi: antipasto di bresaola e sciàtt, pizzoccheri, biscotti e torta di
grano saraceno (a dire la verità c'erano anche gli arancini...sono
sicura che le sue origini siano leggermente più meridionali ma posso garantire che
nessuno si è posto il problema e abbiamo spazzolato anche loro). A panza
piena, dopo un breve momento di shopping nello spaccio del locale, soddisfatti
riprendiamo posto sul pullman. Purtroppo, durante il ritorno, ci siamo resi
conto di non essere stati gli unici a godere della splendida giornata di sole e
che, stufi della pioggia, molte altre persone avevano deciso di trascorrere una
domenica fuori porta...e le abbiamo incontrate tutte in coda! Ma le risate e i
ricordi della nostra avventura ci hanno fatto compagnia, tenendoci svegli fino
all'arrivo. Di sicuro il parcheggio della LIDL non offre lo stesso panorama di
Sankt Moritz...ma ci ritroveremo presto qui per raggiungere nuovi lidi da
conquistare con le nostre fidate bacchette!
Laura Chiapella
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