domenica 28 aprile 2019

Uscita allenante itinerante di Nordic Walking con istruzione didattica sulle tecniche di orientamento 28/4/19



Prima della partenza l’istruttore ci ha introdotto nel mondo dell’orientamento usando dei semplici strumenti come cartina topografica, squadra ad angolo retto, bussola e persino le racchette di Nordic Walking. Sono strumenti che, a differenza dei tecnologici ricevitori GPS, funzionano senza batteria ricaricabile. Dopo avere appreso le caratteristiche di localizzazione di una cartina realizzata con la rappresentazione di Mercatore, siamo entrati progressivamente in questo affascinante mondo dell’orientamento. All’inizio,  quando tentavamo di combinare l’uso della bussola con la carta topografica, eravamo disorientati davvero, tanto non eravamo abituati all’uso di questi aggeggi di uso comune tra gli escursionisti solo qualche decennio fa. Siamo partiti armati di racchette e bussole lungo un itinerario a tappe, con gli obiettivi proposti dall’esuberante istruttore. Ogni volta raggiunta una tappa stendevamo le cartine sul sentiero, sulle quali cercavamo di individuare la destinazione della tappa successiva (era un’impresa), posizionavamo le bussole e poi, quando eravamo tutti d’accordo sulla direzione da prendere, si ripartiva. Ci ha affascinato la tecnica che usa un semplice bastone, nel nostro caso la racchetta: la orientiamo verso il sole basandoci sull’ombra, la conficchiamo nel terreno, aspettiamo circa venti minuti, poi osserviamo l’ombra proiettata sul terreno dalla racchetta, che segna l’asse da est verso ovest. La camminata era allietata dalle osservazioni della natura da parte dell’istruttore: ci descriveva le caratteristiche delle piante, dei funghi, dei fiori (ci ha incoraggiato a mangiare letteralmente alcuni dolci fiori d’acacia). Vicino a un pollaio aveva trovato un uovo aperto e, osservando le orme adiacenti, aveva riconosciuto quelle di un cane. Con l’occasione ci ha insegnato come distinguere le orme di un cane da quelle di un lupo o di una volpe. Alla fine dell’itinerario ci ha mostrato alcuni oggetti utili in casi estremi: il fischietto, la torcia, i fogli argentati da un lato e dorati dall’altro (per raffreddare la temperatura del corpo o, in caso di basse temperature, per evitare il congelamento), oltre a strumenti per accendere un fuoco anche in presenza del vento.

Oltretutto la mattinata era soleggiata. Ringraziamo Giacomo, Paolo e tutti gli amici che ci hanno accompagnato in queste splendide ore.

Vanni e Graziella










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